Il parto in casa risponde al bisogno di vivere la nascita in maniera libera, individuale, naturale e senza il rischio di subire interventi medici non necessari, garantisce intimità e libertà, scelta dei tempi e dei modi del parto, garantisce una cura completa e personalizzata.

“Quando nasce un bambino, quando una donna diventa madre, avviene qualcosa di speciale, di straordinario: il corpo si intreccia con la mente, il dolore con il piacere, la fatica con l’esaltazione, la razionalità con la fantasia, l’individualità con la collettività.
Ogni parto è un evento sacro strettamente legato alla sessualità, un terreno di libertà e di responsabilità, un momento di massimo potere e di estrema fragilità. Forse è per questo che fa così paura.”
Elisabetta Malvagna
Partorire in casa è possibile?
Il parto in casa in Emilia Romagna viene riconosciuto tramite il rimborso di 1.543,72 euro (Legge Regionale 26/98). Scegliendo il parto in casa si evitano le medicalizzazioni eccessive con effetti positivi sulla salute della mamma e del neonato attuando anche un risparmio per il sistema sanitario. All’estero si tratta di una pratica molto diffusa. In Olanda, ad esempio, il 30% dei bambini nasce in casa, nella consapevolezza che la gravidanza e il parto sono per lo più una condizione di salute.
Oramai da decenni in molti paesi (Olanda, Inghilterra, Islanda, Canada, Stati Uniti e Nuova Zelanda in primis) il parto in casa è considerato ben integrato nel percorso nascita tradizionalmente previsto dal servizio sanitario.
Anche in Italia, in certe regioni, tra cui l’Emilia Romagna questa opportunità viene riconosciuta e quindi ben integrata con il servizio sanitario pubblico (https://nondasola.saperidoc.it/il-luogo-del-parto “Nascere in Emilia Romagna”).
Perché scegliere di partorire in casa?
La letteratura di settore dimostra che partorire in un ambiente familiare, con l’assistenza di un’ostetrica fidata con la quale la donna ha creato precedentemente una relazione di fiducia, grazie al conforto dell’intimità domestica ed al sostegno del compagno e delle persone più care, può essere per la donna un’esperienza unica, profonda e straordinaria.
Molte volte la nascita si configura come un meraviglioso quadro di pura estasi, c’è una metamorfosi quasi sacra che si verifica nel parto naturale, connotata da una gioia emozionale intensa, guidata dall’energia sessuale ed istintuale della donna.
E’ nel nido domestico che questo accade con maggiore naturalezza: là dove gli oggetti, le persone, gli odori e le sensazioni sono familiari, infatti le espressioni corporee ed emotive della donna restano indisturbate, la sensazione di libertà è più grande e la donna riesce più facilmente a vivere attivamente il travaglio ed il parto, sentendosi a proprio agio, insieme al compagno, capace di abbandono.
Anche per il padre che assiste il parto, questa scelta offre a lui la possibilità di vivere appieno e in intimità con la propria compagna l’evento: tra le mura domestiche ha la possibilità di sentirsi protagonista attivo, anche lui affiancato dall’ostetrica nei momenti di difficoltà. L’opportunità di vivere indisturbati la nascita può sviluppare nella coppia una grande intesa e un’occasione di condivisione profonda. Il padre inoltre, nel parto in casa, può vivere in intimità l’imprinting con suo figlio creando così ottime basi per la relazione futura.
Scegliere di accogliere la nascita presso il domicilio significa rendere la donna attiva e protagonista, capace di affrontare il dolore del parto come una realtà biologica ed evolutiva e di spostare l’attenzione dal dolore al rilassamento nelle pause, promuovendo le tecniche di analgesia fisiologica e rafforzando le sue risorse interiori per sempre.
Cosa ti offre di diverso il parto in casa?
Il parto domiciliare rappresenta l’opportunità concreta di personalizzare l’intervento di cura e sostegno alla gravidanza, al parto ed al puerperio: tuoi i bisogni, i tempi, le persone ed il luogo, senza rinunciare al controllo clinico né ai criteri di sicurezza.
La figura professionale deputata all’assistenza del parto naturale è l’ostetrica: garante della fisiologia, con limiti precisi imposti al suo agire ed alle sue competenze professionali. L’ostetrica collabora con gli specialisti e le strutture ospedaliere per tutti i casi in cui si rende necessaria una valutazione o un intervento di secondo livello, operando un distinguo tra situazioni fisiologiche e patologiche. Nello specifico è previsto durante tutto il travaglio e il parto un contatto diretto con il servizio di ambulanza. Con quest’ultimo e con le strutture ospedaliere esiste un consolidato rapporto di collaborazione tra le ostetriche domiciliari ed il servizio territoriale di Bologna e provincia (Commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita. Linee di indirizzo per l’assistenza al travaglio e parto fisiologico in ambiente extra-ospedaliero. Bologna: Regione Emilia-Romagna. Terzo aggiornamento – Settembre 2021. stabilito dal percorso nascita e dall’osservatorio regionale del parto extra-ospedaliero).
Le ostetriche che assisteranno al parto sono sempre in due, sono sempre presenti dall’inizio del travaglio fino a due ore dopo la nascita del bambino. Monitorano in ogni passaggio il benessere materno e fetale, sono ostetriche specializzate e formate per l’assistenza extraopedaliera. L’ostetrica controlla poi quotidianamente a domicilio il post parto, ed effettuerà gli screening al neonato previsti dai protocolli assistenziali. Il neonato inoltre verrà visitato dal pediatra presso il suo domicilio, nelle ore successive alla nascita.
Partorire in casa è sicuro?
Il parto in casa è sicuro come quello in ospedale, come dimostrano numerosi studi, il parto in casa è un’ alternativa sicura che riduce gli interventi medici su donne e bambini sani (episiotomia, utilizzo di farmaci, accelerazione del parto, taglio cesareo, ecc.). Tra questi occorre citare lo studio “Olsen O., Meta-analysisi of the safety of home birth”, pubblicato in Birth, una ricerca effettuata su 24.000 donne, e lo studio Wax, J.R. et al.(2011), “Maternal and newborn outcomes in planned home birth vs hospital births: a meta-analysis”, American Journal of Obstetrics and Gynecology.
Sono pubblicati anche i dati relativi all’assistenza extraopedaliera in Emilia Romagna redatti dall’Osservatorio Regionale, rapporto dati 2021 (https://www.saperidoc.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1599) dove si legge che “gli esiti di salute per donne e neonati, dopo nascita extra-ospedaliera, non sono peggiori di quelli di chi sceglie di partorire in ospedale. I tassi di trasferimenti in ospedale, sia materni che neonatali, sono in linea con quanto riportato in letteratura. Inoltre, a 30 giorni dal parto 96% delle donne allatta in modo esclusivo: la prevalenza di allattamento esclusivo a un mese di vita è quindi più elevata rispetto al dato rilevato nella popolazione generale”Bagnacani G et al. Osservatorio regionale sul parto extra-ospedaliero. Rapporto dati – anno 2021. Bologna: Regione Emilia-Romagna, 2022.
Per poter partorire in casa è necessario rientrare nelle condizioni di gravidanza a basso rischio. Sarà mia cura valutarlo con precisione durante tutta la gravidanza, il travaglio ed il parto in base ai criteri condivisi in letteratura. I riferimenti scientifici di queste linee guida sono i criteri elaborati dalla clinica universitaria di Monza pubblicai a cura di Regalia e Terzian in “Linee guida per l’assistenza alla gravidanza fisiologica”, quelli olandesi del Prof. Kloostermann, quelli del Prof. Braimanti e le ricerche di Enkin, Keirse e Chalmers.
Esistono specifici criteri di osservazione, valutazione e di selezione durante tutta l’assistenza che rendono il parto in casa sicuro quanto quello ospedaliero (Commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita. Linee di indirizzo per l’assistenza al travaglio e parto fisiologico in ambiente extra-ospedaliero. Bologna: Regione Emilia-Romagna. Terzo aggiornamento – Settembre 2021).
Esiste un Cordinamento Nazionale di ostetriche che assistono la nascita extraospedaliera: “Associazione Nazionale Culturale Ostetriche Parto a Domicilio e Casa Maternità”: ci ritroviamo con regolarità per un confronto e un aggiornamento professionale (http://www.nascereacasa.it/). In collaborazione con questa associazione per la raccolta dati, è stato recentemente pubblicato il primo studio italiano redatto dall’“Istituto di ricerca Mario Negri” di Milano dal titolo: “Nascite a basso rischio programmate fuori dall’ospedale, in Italia”, che dimostra i buoni esiti e i vantaggi di questa scelta per il parto.
Perché è indiscindibile avere l’ostetrica di fiducia per il parto in casa?
L’assistenza al parto in casa garantisce la tutela del principio di continuità assistenziale dalla gravidanza sino al puerperio compreso il parto. Procede con successo grazie alla relazione di fiducia che lega la donna all’ ostetrica, il che è requisito prezioso anche ai fini di una corretta valutazione clinica del parto a garanzia del suo svolgimento in sicurezza. L’assistenza in gravidanza da parte dell’ostetrica che seguirà il travaglio rimane una premessa indispensabile al buono svolgimento del parto extra ospedaliero.
La continuità assistenziale da parte ostetrica durate tutto il percorso della maternità è stata dimostrata da diversi studi scientifici portatrice di migliori esiti sul parto e di migliori successi nell’allattamento al seno.
Qual’è il valore del parto in casa?
La conduzione del parto in casa protegge i tempi ed i bisogni della donna, rispettandoli e riducendo al massimo gli interventi farmacologici, strumentali e manuali. L’assistenza al parto a domicilio prevede un approccio globale ed olistico alla maternità, ponendo la donna al centro. Quando le donne hanno più fiducia nella loro saggezza e competenza di madri e smettono di credere che la gravidanza è una malattia e il parto una disfunzione, il loro modo di concepire la nascita cambia in modo radicale, portando riuscita e soddisfazione totale nell’esperienza.
“Si nasce in un momento, ma è un momento unico.”
Frédérick Leboyer
Il percorso assistenziale prevede:
– La presa in carico della gravidanza attraverso visite ostetriche mensili in ambulatorio;
– Una visita a domicilio alla 38ma settimana di gravidanza con le due ostetriche che assisteranno al parto;
– La reperibilità di 24 ore su 24 delle due ostetriche, dalla 37ma settimana alla 42ma settimana di gravidanza;
– Le visite domiciliari o in studio oltre il termine (dalle 38ma settimana al parto);
– L’assistenza al travaglio e al parto: nella prima fase del travaglio viene attivata la prima ostetrica la quale valuterà l’evolversi del periodo prodromico e si fermerà a casa della donna dal momento di diagnosi di travaglio attivo fino alla conclusione del parto.
È prevista l’assistenza di due ostetriche durante il parto e nel post-partum, fino a due ore dopo l’espulsione della placenta;
– L’assistenza dopo il parto: nelle ore successive alla nascita è prevista una visita al neonato da parte del pediatra;
L’assistenza ostetrica a mamma e bambino avverrà giornalmente per i primi tre/quattro giorni di puerperio presso il domicilio;
– Tutti gli esami di laboratorio e gli screening di routine sono effettuati presso il domicilio;
– Le visite successive sono programmate sulla base delle necessità di mamma e neonato. In linea di massima durano fino alla decima/quindicesima giornata dal parto, quando viene valutato il peso del neonato ed il buon andamento dell’allattamento;
– La visita a 40 giorni dal parto per il controllo della salute,a conclusione del puerperio durante la quale la mamma può confrontarsi sull’allattamento, sui comportamenti del bambino e sul suo stato di benessere psico-emotivo.
















